domenica 30 settembre 2007
venerdì 28 settembre 2007
Angolo poetico
Questa è una delle poesie più belle, e calzanti, che mi sia mai capitato di leggere.
E non è solo questo...
Godetevela,
in una giornata in cui la pioggia è sottile
e sembra raccontare il segreto dell'uomo.
"I giorni son sempre più brevi
le piogge cominceranno.
La mia porta, spalancata, ti ha atteso.
Perchè hai tardato tanto?
Sul mio tavolo,dei peperoni verdi, del sale, del pane.
Il vino che avevo conservato nella brocca
l'ho bevuto a metà, da solo, aspettando.
Perchè hai tardato tanto?
Ma, ecco, sui rami maturi, profondi
dei frutti carichi di miele.
Stavano per cadere senz'essere colti
se tu avessi tardato ancora un poco".
Nazim Hikmet
...e il segreto di Dio.
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Ultimissime dallo Zoo
Ieri sono passata allo zoo, non andavo a portare le noccioline alle scimmiette ammaestrate, ma a prendere un pò di mangime per me.... e invece che mi riporto a casa? Un sacchetto pieno di pettegolezzi e notizie allarmanti. Torno - ovviamente! - a casa col sorriso, pensando "Beh, ho fatto bene a scappare via!".
Ma poi ci ripenso... c'è una frase che proprio non mi va giù, quella di Mr gay che mi riferisce delle aspirazioni infruttuose di FDF a ricoprire il mio ruolo...
Ma ora io dico: "FDF, bella - si fa per dire - dello zoo, ma che ci hai preso gusto??? Appena oltre la soglia, hai tentato immediatamente di soffiarmi il posto?... Eh,nooo! Mica si fa così: ci vuole impegno. Competenza. Saperci fare.... Meno male che se ne sono accorti, FDF, che tu non puoi lucidarmi manco gli stivali!!!!".
Senza rancore
Strammetta
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giovedì 27 settembre 2007
Lento ma forte
E ti scordi degli altri, che a volte diventano ostacolo, e ti sforzi al lavoro di non pensare che hai lasciato indietro qualcosa di più grande, e ti chiedi Sarà giusto? Farò bene? Cadrò, facendomi male, là dietro, dov'è più molle, o potrò sorridere, alla fine, e dire In culo a tutti! Avevo ragione io!
Per ora è così. e in un certo senso, sono pure felice...
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mercoledì 19 settembre 2007
SE...
Se fossi un pittore oggi dipingerei una parete tutta bianca di colori accesi, macchie come urli e fessure per bottoni che incatenino i ricordi.
Se fossi un ritrattista mi farei un ritratto mentre non guardo e il mio viso sarebbe un puzzle che si va componendo come una canzone, a poco a poco.
Se fossi acqua che scorre, gorgoglierei mai silenziosa, dilagherei nelle pianure, sommergerei quel che offende la vista e non mi farei capire.
Se fossi uno scrittore invnterei una storia semplice, che non interessa nessuno, tranne il buon Dio. La storia noiosa di una vita piana su cui sorgono costruzioni che accarezzano la terra e alberi e fiori che la puliscono.
Se fossi dentro un altro corpo, lo sfrutterei al meglio. Oppure lo castigherei, per insegnare qualcosa al mondo.
Se fossi canto, forse parlerei di libertà o forse del terrore.
Di mani che tremano e parole che si rifiutano di trovare la via per essere voce.
Se fossi paziente rimetterei insieme i pezzi che si son rotti, lavorando piano, con guanti e colla, come è descritto passo passo sulle riviste di settore.
Se fossi parete, puzzle, pianura, canto muto, vaso rotto, corpo fratto
se fossi... se fossi matto?
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