mercoledì 19 settembre 2007

SE...

Se fossi un pittore oggi dipingerei una parete tutta bianca di colori accesi, macchie come urli e fessure per bottoni che incatenino i ricordi.
Se fossi un ritrattista mi farei un ritratto mentre non guardo e il mio viso sarebbe un puzzle che si va componendo come una canzone, a poco a poco.
Se fossi acqua che scorre, gorgoglierei mai silenziosa, dilagherei nelle pianure, sommergerei quel che offende la vista e non mi farei capire.
Se fossi uno scrittore invnterei una storia semplice, che non interessa nessuno, tranne il buon Dio. La storia noiosa di una vita piana su cui sorgono costruzioni che accarezzano la terra e alberi e fiori che la puliscono.
Se fossi dentro un altro corpo, lo sfrutterei al meglio. Oppure lo castigherei, per insegnare qualcosa al mondo.
Se fossi canto, forse parlerei di libertà o forse del terrore.
Di mani che tremano e parole che si rifiutano di trovare la via per essere voce.
Se fossi paziente rimetterei insieme i pezzi che si son rotti, lavorando piano, con guanti e colla, come è descritto passo passo sulle riviste di settore.
Se fossi parete, puzzle, pianura, canto muto, vaso rotto, corpo fratto
se fossi... se fossi matto?

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